Cos'è un planetario?
Strumento
 
Quando poniamo questa domanda ai ragazzi delle scuole che vengono a visitarci, la prima risposta che ci viene data è: "Un luogo dove si vedono i pianeti".

Il nome stesso, effettivamente, suggerisce questa risposta. In realtà i pianeti, in un planetario, appaiono come semplici puntini luminosi, simili alle stelle, non riusciamo a distinguere nel dettaglio gli anelli di Saturno o la Macchia Rossa di Giove... allora perché chiamarlo così?

Il nome deriva dai primi strumenti, che erano una sorta di "modellino meccanico" del sistema solare, funzionavano con meccanismi ad orologeria e venivano osservati dall'esterno. Il primo planetario moderno fu ideato da W. Bauersfeld e costruito a Jena nel 1925: in questo nuovo planetario, il pubblico si pone all'interno di una cupola, al cui centro si trova il meccanismo che proietta l'immagine delle stelle e dei pianeti.

 
"Il cielo che vediamo nel planetario è reale o simulato?"

A questa domanda, qualcuno risponde sempre: "Reale!" No, risposta sbagliata. Avete confuso il planetario con l'osservatorio. Facile sbagliarsi, se non si conoscono bene questi edifici ma solo "per sentito dire": entrambi hanno a che fare con l'astronomia ed entrambi hanno la forma di una cupola... ma sono sostanzialmente molto diversi.
 
Innanzitutto, all'interno della cupola dell'osservatorio troviamo un telescopio, all'interno del planetario, invece, c'è un proiettore: di conseguenza, il cielo visto nell'osservatorio è reale, quello del planetario virtuale; l'osservatorio permette di vedere solo il cielo visibile di notte, in quel giorno dell'anno e alla latitudine in cui ci si trova, il planetario riesce a simulare il movimento apparente del cielo di notte anche a mezzogiorno, a mostrarci il cielo di qualsiasi giorno dell'anno e a qualsiasi latitudine, in più è in grado di simulare il lentissimo moto di precessione degli equinozi...