Alberto Masani
A.Masani
 
Alberto Masani (Fucecchio (Fi) 1915  - Marina di Carrara (Ms) 2005) è stato una figura di primo piano nel campo dell’astronomia (osservativa e teorica), della fisica, della storia della scienza, nonché nella didattica e nella cultura italiana del 1900. Il suo lavoro di astronomo, direttore di osservatori, docente universitario, autore di testi scientifici e divulgativi è stato fondamentale nella svolta che la ricerca astronomica italiana ha avuto nella seconda metà del ‘900 e che l’ha portata, oggi, in una posizione di tutto rispetto nell’ambito dell’astronomia internazionale.

Laureatosi in fisica nel 1942, dopo varie vicissitudini legate alle vicende belliche, nel 1946, in seguito a concorso nazionale, venne assegnato all’ Osservatorio Astronomico di Brera-Milano, ove si impegnò, da subito, a promuovere nella ricerca astronomica italiana, allora limitata alle ricerche di astronomia classica di fine ‘800, l’aspetto astrofisico che, all’estero, stava radicalmente cambiando gli obiettivi ed i traguardi della ricerca astronomica. Fu fra i primi, in Italia, ad introdurre nuove tecniche strumentali (quali il fotometro fotoelettrico) e ad affrontare studi teorici sulla costituzione, la struttura delle stelle e l’evoluzione stellare. Perseguendo tali attività promosse collaborazioni con gli osservatori di Roma (di carattere teorico), di Torino (di carattere osservativo) e con gli Istituti di Fisica delle università di Milano, Genova, Torino presso i quali, negli anni successivi, ha tenuto corsi di Astrofisica.

E’ stato direttore dell’Osservatorio Astronomico di Torino ed in collaborazione con l’istituto di Fisica Generale della locale Università, ha svolto una serie di ricerche teoriche sulle fasi finali dell’evoluzione stellare e sul ruolo esercitato nelle stesse dai processi di produzione di neutrini, promovendo le relative ricerche sperimentali, ideate presso tale istituto ed attuate in un laboratorio sotto la galleria del Monte Bianco. Queste ricerche vennero coronate dalla prima rivelazione, al mondo, di neutrini prodotti da un evento supernova: quello che ebbe luogo nel seno della Grande Nube di Magellano nel 1987 (SN 1987A).

Con lo stesso Istituto torinese sono stati condotti studi relativi all’evoluzione stellare con particolare riguardo alla formazione degli elementi chimici, alla fisica del plasma, alla cosmologia e alla storia dell’astronomia.
Vincitore di cattedra ha poi lasciato l’amministrazione degli osservatori astronomici per passare alla docenza universitaria, per ricoprire la carica di ordinario di astrofisica presso l’università di Torino e di corsi analoghi presso l’Università di Genova.
Greenwich
Si è dedicato agli studi di storia della scienza (essenzialmente, ma non solo, quella fisico-astronomica) vista nei sui aspetti epistemologici ed umanistici e ha svolto intensa attività didattica dell’astronomia, rivolta agli insegnanti e agli allievi della scuola media superiore.
E’ stato direttore del Giornale di Astronomia della Società Astronomica Italiana (SAlt) e ha fatto parte del Consiglio Direttivo di detta Società. E’ stato presidente della Commissione di Storia dell’Astronomia della SAlt, della Società Italiana di fisica e della Società di Archeoastronomia.

E’ stato autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di testi di Astrofisica e Cosmologia, ed ha collaborato a varie riviste scientifiche quali il Giornale di Fisica, il Giornale di Astronomia, la Nuova Secondaria, Rassegna di Teologia.

Fu fra i pionieri del cosiddetto “Principio Antropico”.
Uomo di ampi interessi ed impegno (svolse anche un ruolo nella politica italiana degli anni ’80) scelse, negli ultimi decenni, di vivere a Marina di Carrara, per coltivare la passione sua e della famiglia per il mare.